quarta-feira, 19 de setembro de 2012

UMA LEIGA NA MISSÃO

 

<<Non so se sto sognando o se sia proprio vero! Dopo tante ore di volo mi trovo nel cuore dell’Amazzonia. In un posto geograficamente fantastico e in una Chiesa meravigliosa, a partire dal suo vescovo, un uomo sorprendente, aperto, umile>>. 
Inizia così il racconto di Maria Giovanna Maran, missionaria laica, dal 2011 a Santarem, in Brasile. Diocesi di 500mila abitanti nel cuore dell'Amazzonia, dove i due grandi fiumi Tapajós e Rio delle Amazzoni si incrociano in un unico letto.  <<Giunti in seminario dove siamo ospitati lui stesso ci ha preparato la tavola,  serviti e al termine del pranzo si è messo al lavandino a lavare i nostri piatti>>, racconta Maria Giovanna. Il vescovo Esmeraldo lo conosce in modo casuale: <<un sacerdote amico di un amico mi ha detto: “Vuoi andare in missione? Ci sono varie possibilità!”. E mi ha descritto una varietà di situazioni missionarie dell’America Latina, Africa e Thailandia. La mia conoscenza del portoghese e il mio stato di vita mi hanno portata ad optare per le situazioni in cui il mio ruolo si sarebbe definito col tempo e con l’esperienza>>.
In quest'uomo umile, senza orpelli e disponibile, Maria Giovanna vede <<tanti gesti che mi hanno fatto pensare alla “Chiesa del grembiule” e ho ringraziato e ringrazio ogni volta che vedo uomini e donne che scelgono di vivere e di servire i fratelli e la Chiesa con questo atteggiamento>>.
<<Nella mia variata esperienza ecclesiale ho capito che conoscere il seminario di una diocesi è conoscere il cuore di quella chiesa locale. Ancor più qui a Santarèm, dove il seminario è la base per tanti sacerdoti che vanno e vengono, perché vista la realtà di grandi spostamenti, soprattutto in barca, ogni sacerdote ha in seminario un punto d’appoggio. Le distanze sono enormi, si parla di molti chilometri o di molte ore di barca. E’ veramente particolare qui la presenza del vescovo, che nel seminario porta la vita, le preoccupazioni e le gioie, le difficoltà dell’intera diocesi>>. (segue)

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