Inaugurazione della nuova chiesa "Guanella Nagar", domenica 20 novembre a Kumbakonam, Tamilnadu (India), dedicata a Maria, Madre della Divina Provvidenza. "Una presenza pastorale - spiega il Superiore provinciale P. Antony Rathinam - avviata 5 anni fa con attività caritative nella zona, abitata dai cosiddetti critstiani Dalit, persone discriminate e ai margini della società, dal punto di vista spirituale e materiale, il 90% dei parrocchiani". 570 le famiglie presenti, 2200 in tutto i cattolici. Una parrocchia che abbraccia 17 diversi villaggi, 10 dei quali hanno una piccola cappellina. Visite alle famiglie per comprendere le diverse esigenze e rispondere in modo appropriato: ne scaturiscono itinerari di catechesi, scuola serale per 120 ragazzi, supporto a disabili, anziani, vedove ed orfani.
Domenica a presiedere la messa, concelebrata da oltre 50 sacerdoti, l'Arcivescovo Mons. Antony Samy, accolto al suo arrivo dalla banda musicale.
A tagliare il nastro don Piero Lippoli, segretario generale in rappresentanza del Superiore P. Alfonso Crippa e del suo Consiglio. A seguire la benedizione della cappella, del campanile e del confessionale e il ringraziamento ai costruttori e a quanti hanno contribuito alla realizzazione dell'opera.
"Un momento di gioia - ha sottolineato nel suo saluto don Piero Lippoli - che si inserisce nelle tante iniziative in corso nel mondo guanelliano per la canonizzazione del fondatore, vero apostolo della Carità, santo della Provvidenza per la sua grande fede in Dio. Il pensiero va ai religiosi e religiose guanelliani che per tanti anni hanno servito poveri e annunciato il vangelo nella Diocesi di Kumbakonam. Un impegno particolarmente gradito a Maria, Madre della Divina Provvidenza, che ha mosso tante persone in Italia, alcune delle quali anche molto povere, a donare il loro contributo per la costruzione di questa Chiesa, che possiamo ben chiamare "dono della Divina Provvidenza". A dare forma al progetto non è stato il denaro della Congregazione. L'Opera don Guanella di per sè non è ricca, se non del denaro giunto dalla gente che Dio ha reso sensibile e solidale con voi. Sono loro che dobbiamo ringraziare per questo bel dono. Il nostro grazie va poi a Mons. Anthony Samy in particolare per la sua cura ed attenzione paterna; a tutte le Congregazioni presenti che si sono unite nella preghiera; al vostro entusiasmo che si esprime nel sostegno e supporto concreto al progetto".
Giunto per l'occasione anche il messaggio del Superiore della Delegazione, P. Luigi De Giambattista, dalle Filippine: "non si tratta solo di inaugurare una nuova casa di Dio, ma di una occasione importante per esprimere e rinnovare la comune decisione di continuare a costruire, con la Grazia di Dio, una vibrante comunità cristiana, testimone della Divina Provvidenza, in grado di raggiungere in paricolare i più fragili e sofferenti".
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